Chiarimenti Regolamento

CITAZIONE (alysonmichelle @ 13/6/2005, 16:31)

noto ke si parla di alì....un film ke io ho inserito nell'alone di quelli ke fanno parte de il cinema della sfida.Michel Mann non si limita a raccontare la storia di un uomo, bensì trasforma il campione in un visitatore ultraterreno tra le strade della storoia. Una scelta narrativa che permette al regista di andare oltre e analizzare il periodo più controverso del ventesimo secolo americano, tra gli assassini di Malcolm X e Martin Luther King, la guerra in Vietnam e la questione razziale, attraverso gli occhi di un uomo che cercava la vittoria anche su queste cose apparentemente più grandi di lui. Questo sguardo 'attraverso' rende "Alì" un film sconvolgente quanto affascinante, sia per le raffinate soluzioni visive che, ovviamente, per l'alone di leggenda che circonda il personaggio, reso magistralmente da un Will Smith pienamente maturato. Nota di merito ulteriore, la capacità di Mann di colpire al cuore con la forza di un'inquadratura, trasmettendo le reali sensazioni del ring grazie a quelle che si possono considerare le migliori riprese di boxe mai realizzate. A conferma che le leggende sono delle impareggiabili fonti d'ispirazione. Un film ke nn solo analizza Alì ma ke analizza il periodo storico di quel tempo, qualcuno lo ha etichettato come un film troppo politico, invece io dico ke è un film necessario x farci capire cosa si respirava a quel tempo attraverso gli occhi e le imprese di un campionbe del calibro di ALì

CITAZIONE (alysonmichelle @ 13/6/2005, 16:31)

noto ke si parla di alì....un film ke io ho inserito nell'alone di quelli ke fanno parte de il cinema della sfida.


"Michel Mann non si limita a raccontare la storia di un uomo, bensì trasforma il campione in un visitatore ultraterreno tra le strade della storoia. Una scelta narrativa che permette al regista di andare oltre e analizzare il periodo più controverso del ventesimo secolo americano, tra gli assassini di Malcolm X e Martin Luther King, la guerra in Vietnam e la questione razziale, attraverso gli occhi di un uomo che cercava la vittoria anche su queste cose apparentemente più grandi di lui. Questo sguardo 'attraverso' rende "Alì" un film sconvolgente quanto affascinante, sia per le raffinate soluzioni visive che, ovviamente, per l'alone di leggenda che circonda il personaggio, reso magistralmente da un Will Smith pienamente maturato. Nota di merito ulteriore, la capacità di Mann di colpire al cuore con la forza di un'inquadratura, trasmettendo le reali sensazioni del ring grazie a quelle che si possono considerare le migliori riprese di boxe mai realizzate. A conferma che le leggende sono delle impareggiabili fonti d'ispirazione. Un film ke nn solo analizza Alì ma ke analizza il periodo storico di quel tempo, qualcuno lo ha etichettato come un film troppo politico, invece io dico ke è un film necessario x farci capire cosa si respirava a quel tempo attraverso gli occhi e le imprese di un campionbe del calibro di ALì"

FONTE da cui è tratta la recensione:www.terzaeta.com e le critiche: www.iann.it

CITAZIONE (alysonmichelle @ 15/6/2005, 22:03)

ok fra....credevo ke aveste già modificato voi.....

CITAZIONE (alysonmichelle @ 11/6/2005, 12:17)

pinocchio di benigni????
mi ha sconvolto... Non posso credere che qualcuno lo trovi interessante o addirittura bello: non c'è magia, non c'è poesia, non ci si commuove, non si sorride, non si resta incantati, niente di tutto ciò; lo sfarzo scenografico è ammirevole certo, ma è un quadro vuoto. la figura paterna di Geppetto e la sua voglia di paternità sono ridotti a nulla, la figura della fatina invece è amplificata oltremisura, dorandola di una dolcezza che in realtà non ha. la sceneggiatura è didascalica era meglio saltare qualche episodio per approfondirne pochi che fare quel minestrone di un'ora e quaranta...in cui Pinocchio frigna e basta, senza motivo.il difetto più STRATOSFERICO di questo orrendo film: Benigni. l'uomo più sopravvalutato del mondo, rivela finalmente al mondo la sua fondamentale pochezza, erano anni che ci ammorba con frasette idiote, strepita e la gente grida al genio. Qui si mette alla berlina da solo, recita in maniera PIETOSA, è irritante oltremisura, addirittura osceno in alcune inquadrature e assolutamente fuori luogo. mi è piaciuto "La vita è bella", ma non perchè c'era lui....Penso che comunque, anche un fan del Benigni più estremo, sia rimasto deluso da questo film dove lui non fa assolutamente niente tranne urlare e piagnucolare i duetti con la Braschi poi, sono da antologia: sembra una recita rionale eseguita di nascosto negli studios lussuosi di qualcun altro. un unico momento buono la trovata finale con l'ombra del burattino sul muro. Basta. Finito. Tutto lì. Per il resto, considerato anche la pompa magna con cui ce l'hanno presentato e fatto attendere, una vera vergogna all'intelligenza umana... PS so che non è piaciuto neanche ai bambini... peggio di così...!!!


questo è ciò ke avevo scritto quando è uscito il film...l'ho rivisto ieri e devo dire ke la mi aidea nn cambia di una virgola....